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Marco M. G. Michelini | 7 Maggio 2015

Sennuccio di Benuccio di Senno del Bene nato a Firenze nel 1275 circa, e quindi poco più giovane di Dante (e come lui guelfo di parte bianca, seguendo l’orientamento politico tradizionale della sua famiglia: la qual cosa, quando i neri stabilirono definitivamente la loro supremazia su Firenze, ne determinò l’allontanamento dalla città, che non sappiamo se almeno in un primo tempo fu volontario o forzato) Nel gennaio del 1311 era a Milano, in concomitanza con il soggiorno milanese dell’imperatore Arrigo VII; nel 1312 si arruolò nell’esercito imperiale e nel settembre‑ottobre partecipò all’assedio della città natale. L’impresa fallì e costò a Sennuccio l’esilio a vita. Nel 1313, si recò ad Avignone, al servizio del cardinale Giovanni Colonna, dove ebbe modo di conoscere Petrarca e di stringere amicizia con lui. Nel 1326, graziato per l’intercessione del Cardinale legato in Toscana Giovanni di San Teodoro e l’interessamento di papa Giovanni XXII, poté ritornare a Firenze e svolgervi l’incarico di rettore dell’Ospedale di San Bartolomeo del Mugnone, fondato dal padre Benuccio nel 1295 e da questo posto sotto il controllo pontificio. Morì nel 1349 e il Petrarca lo pianse in un sonetto.


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Aggiunto anche all’articolo: «Appunti di Letteratura Italiana: Il Trecento»

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