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Marco M. G. Michelini | 14 Aprile 2015

Questo poemetto fiorentino del primo Trecento, in nona rima, già attribuito a Dino Compagni e successivamente, con non maggiore fondamento, a Lippo Pasci de’Bardi, è – in forma divulgativa – una scrittura allegorica, ma con finalità didattiche ed enciclopediche.


 

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Aggiunto anche all’articolo: «Appunti di Letteratura Italiana: Il Trecento»

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