Zoom
Cerca
Marco M. G. Michelini | 2 Febbraio 2015

La letteratura religiosa del Trecento annovera anche figure di scrittori laici, che comunque hanno operato nell’ambito e secondo gli indirizzi degli ambienti monasteriali di cui abbiamo già parlato. Sarebbe infatti impensabile – come è stato notato – che, nel clima culturale trecentesco, si potesse sviluppare una forma di religiosità laica anche nei contenuti di fede e di esperienza ascetica. Tra tutti questi scrittori laici si distingue Ser Lapo Mazzei, viticoltore a Carmignano e appassionato dell’arte del vino, Notaio della Signoria fiorentina, Ambasciatore e Proconsole dell’Arte dei Giudici e dei Notai, nato a Prato nel 1350 e morto a Firenze nel 1412. Fu anche legale e consigliere economico del ricco mercante Francesco di Marco Datini, al quale consigliò la creazione di un’istituzione filantropica che prese il nome di Ceppo dei poveri di Francesco di Marco.



 

PER ACCEDERE AL TESTO COMPLETO CLICCA QUA

Aggiunto anche all’articolo: «Appunti di Letteratura Italiana: Il Trecento»

Lascia un commento. Se vuoi che appaia il tuo avatar, devi registrarti su Gravatar

Devi essere collegato per lasciare un commento.